lunedì 8 dicembre 2008

La ferroviera
















Domenica a pranzo a casa di amici , nel pomeriggio poco prima di ritornare a casa conosco due ragazzi passati per il caffe' .
Uno lo chiamano "la ferroviera" per via del lavoro che fa , 34 anni , maschile , alto piazzato,barba e capelli brizzolati, bel sorriso bel viso sul genere orso .L'altro l'amico del ferroviere (fa il ferroviere anche lui ) piu' o meno la stessa eta'minuto ,occhiali , moro pizzetto curato , non molto bello ; entrambi accento meridionale .

All'inizio nel conoscerli penso siano una coppia che sta insieme , ma il ferrovierenel discorrere parla del suo moroso col quale convive e dice che ha 56 anni e che stanno insieme da 14 anni , capisco che non è certo l'amico con cui era venuto a pranzo, che al massino arrivava a 35 anni .

Sempre nel discorrere con gli altri il ferroviere dice che in questo periodo c'e' a casa sua ,suo fratelloe che per sei mesi il fratello si fermera' da loro ..ne parla con aria scocciata ( ancora per sei mesi!!!)visto che il fratello non sa che lui e il suo moroso sono gay... lui deve dormire con il fratello e il suo moroso dorme sul divano .

Chiedo come sia possibile che il fatello che vive con loro non si renda conto che sta' con una coppia,e per di piu' con una coppia gay visto che una qualsiasi coppia di innamorati ha delle dinamiche (magari solo uno sguardo) che sono uniche e inconfondibili.

Mi risponde alterato che non è il gay che va in giro con i cartelli sulla testa (veramente nemmeno io) a dirlo a tutti che lui è gay e che le cose private son cose private e non c'e' bisogno di "sbandierarle" a tutti.
Ribadisco che suo fratello non è tutti in primo luogo , e che non è questione il dirlo ..qui la questione è nascondelo che è ben diversa
e che anche nei confronti del moroso non mi sembra una gran bella cosa farlo dormire sei mesi sul divano facendo finta che sia solo un amico qualunque ,
poi percarita' ogniuno faccia quello che vuole ma se ancora oggi nel 2008 dopo 14 anni di convivenza non abbiamo il coraggio di dire cio' che siamo un problema probabilmente c'e'.

Apriti o cielo .. il ferroviere si incazza , dice che non devo permettermi di offendere e che devo farmi i cazzi miei che non devo permettermi di giudicare ( sic ?) gli altri che manco conosco.
Gli altri commensali sostengono la tesi del ferroviere asserendo che non c'e' bisogno di dire a tutti che siamo gay ,che ogni persona deve decidere autonomamente a chi dirlo e a chi non dirlo a secondo della propia storia ,che io ho avuto una storia diversa e che.. io.. ho avuto piu' coraggio !?) .

Mi sento veramente il rompipalle della situazione ..mi scuso col ferrovierie gli dico che mi dispiace che non volevo assolutamente ne offenderlo ne giudicarlo , ma che gli avevo semplicemente espresso il mio pensiero.


1 commento:

Anonimo ha detto...

ciao Tex, prima di tutto complimenti per il tuo blog: gli strumenti di confronto e di informazione sono sempre una cosa utile.
Per quanto riguarda il tuo post, quello che mi sento di dirti è che mi fa piacere che tu abbia riflettuto su quello che è successo quella sera, al punto da sentire il bisogno di pubblicarlo.
Accettare i commenti dei lettori del blog, significa che non hai dato un tuo giudizio definitivo sulla questione, ma che sei aperto al confronto, e questo è indice di intelligenza e sensibilità.
E di questi tempi mi sembra moltissimo.
I dogmi li lasciamo alle chiese e ai santoni della politica e della sociologia, no?