domenica 6 dicembre 2009

L'ambrogino


Domani a Milano è il B day. Inteso come il Sì-B-day. Vengono consegnate le massime onorificenze cittadine, gli Ambrogini d’oro. Per intenderci, quell’ambitissimo premio che l’anno scorso è stato negato a Enzo Biagi ma che quest’anno va a Belpietro (ragazzi, stiamo parlando della giunta Moratti, cosa diavolo pretendete, è già tanto che Milano sia ancora in piedi!). Si è consumata qualche polemica, quest’anno, sul fatto che sarà premiata anche Marina Berlusconi. Non ci trovo niente di male: una grande imprenditrice che si è fatta da sé partendo da zero merita certamente il premio. Con tutti i giovani che vogliono scappare all’estero, ecco una che ha sofferto per farsi strada nella vita, ma rimane qui, in Italia, nonostante il nepotismo che ci circonda. Il metodo del premio è quello classico per evitare casino: si accontentano un po’ tutti. Alcune brave persone, molta destra, un po’ di sinistra, pezzi di società civile, la cittadinanza onoraria a Saviano (in quanto a camorra si sentirà come a casa), c’è Dolce e c’è pure Gabbana, e quindi più o meno ognuno ritira un premio e sono tutti felici. Una menzione d’onore quest’anno va al Nucleo Tutela Trasporto Pubblico. Bravi pure loro. Si tratta di una task force dei vigili urbani (35 su tre turni) addetti al rastrellamento degli stranieri irregolari sui mezzi pubblici. Funziona così: in divisa blu un po’ Rambo-style, si appostano alla fermata del tram, controllano i documenti e caricano i clandestini su un autobus con le sbarre, una galera ambulante. E poi via, verso la prossima fermata, con la loro selvaggina umana esposta come un trofeo. Il sindaco si è un po’ vergognato (stupisce che ne sia capace) e da qualche mese gli autobus con le sbarre non si vedono più, ma il servizio continua, la Lega ci tiene tanto, radici cristiane e pulizia etnica. Dunque domani si premiano i rastrellamenti insieme alla sana imprenditoria venuta su dal niente. E’ un buon B-day per Milano, Alabama.

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